Sicuramente uno dei borghi più belli di tutta l’Umbria, la cittadina sorge sulle sponde occidentali del Lago Trasimeno. Abbarbicata su un promontorio ricoperto di ulivi, e circondato da dolci colline, la cittadina ha una storia decisamente notevole, che la vede importante centro nel Medioevo e ducato tra il ‘500 e il ‘600, rendendola, in passato come a tutt’oggi, una delle perle da visitare nel centro Italia.
Per arrivare
Castiglione è raggiungibile dall’Autostrada A1 uscita Valdichiana e quindi attraverso il raccordo A1 – Perugia, uscita Castiglione del Lago.
La stazione ferroviaria di Castiglione del Lago si trova sulla linea Firenze – Roma è dista circa 2 chilometri dai luoghi che ospitano l’evento
Accoglienza
A Castiglione del Lago è possibile pernottare presso B&B, alberghi e campeggi. Sono presenti numerosi bar e ristoranti sia sul lungolago che nel centro storico e a poca distanza alle aree dove si svolgono le attività dell’evento.
Con i suoi 70 ettari è la più estesa delle tre isole del lago Trasimeno e rappresenta un’area di particolare interesse naturalistico. L’isola presenta un ambiente particolarmente suggestivo, frutto di un’armoniosa integrazione tra paesaggio naturale spontaneo, sapienti coltivazioni e interessanti memorie storico-architettoniche dai Romani ai nostri giorni.
Per arrivare
L’Isola è raggiungibile in 10 minuti con battelli in partenza dal molo di San Feliciano. Orari e costi su www.busitalia.it
A Isola Polvese è possibile pernottare presso le due strutture presenti. Sono attivi i ristoranti e servizi di ristoro in diversi punti dell’isola.
I dintorni
Il comprensorio del Trasimeno è un territorio ricco di cultura e tradizioni.
Numerosi sono i luoghi di interesse scientifico e naturalistico che è possibile visitare.
Museo della pesca
San Feliciano
Il Museo della Pesca è situato a San Feliciano, accanto al porto nord dei pescatori. In esposizione il meglio di oltre due decenni di indagini svolte da tanti studiosi, studenti e ricercatori che, con il contributo determinante dei pescatori-cacciatori, hanno indagato la “cultura dell’acqua”, la lingua, la storia e la vita delle comunità insediate lungo le rive del grande lago, seguendo in particolare l’evolversi dell’attività produttiva che per molti secoli ha costituito la prima risorsa di queste popolazioni: la pesca.
L’oasi naturalistica si trova a San Savino, sulla sponda sud orientale del lago, nella zona dove più esteso è lo straordinario ambiente del canneto al quale si deve la ricchezza di specie che si possono osservare. È dotata di un centro visite al cui interno è stata allestita una mostra riguardante gli aspetti storico-naturalistici dell’area. All’esterno, lungo una passerella che si inoltra nel canneto è possibile fare escursioni di birdwatching con la disponibilità di binocoli e cannocchiali.
L’Isola Maggiore è l’unica abitata del Lago Trasimeno. Si possono visitare la zona di attracco (via Guglielmi) con i suoi palazzi, la Chiesa di San Salvatore, il rudere della chiesetta monastero delle Suore di San Leonardo, i ruderi della Torre di epoca romana, la Chiesa di San Michele Arcangelo, la Cappella di San Francesco con all’interno il giaciglio del Santo, lo Scoglio e la fonte di San Francesco, la Chiesa di San Francesco, il Castello Guglielmi e il mulino a vento. L’Isola Maggiore fu uno dei luoghi cari a San Francesco di Assisi che vi sostò e meditò durante la Quaresima del 1211.
Nel cuore dell’antico borgo di Piegaro, alla base di un’imponente ciminiera in mattoni, sorge il complesso dell’antica vetreria, sede del Museo del Vetro. L’edificio, suggestivo esempio di archeologia industriale, racconta la centenaria storia della produzione vetraria a Piegaro, dal medioevo al XX secolo.
Il Museo di Storia Naturale e del Territorio di Città della Pieve è stato inaugurato nel 2009 con sede a Palazzo della Corgna. Il Museo espone parte dei materiali contenuti in due collezioni private ottocentesche, quella di Antonio Verri e quella di Paolo De Simone, una piccola raccolta di strumenti scientifici utilizzati nel Gabinetto di Fisica delle Scuole Tecniche pareggiate, due erbari e donazioni aggiunte negli ultimi anni.
Il Parco-museo nasce con l’intento di valorizzare l’area vulcanica sulla quale sorge San Venanzo, sottolineandone le caratteristiche uniche. La visita si articola in due percorsi, il primo affronta la forza creatrice dei vulcani e spiega il significato delle eruzioni di San Venanzo in relazione all’evoluzione del nostro pianeta. Il secondo percorso riguarda la lunga storia della vita sulla terra: attraverso allestimenti visuali e interattivi che aiutano a comprendere quali fattori abbiano plasmato il paesaggio che ci circonda.